
Tutto ebbe inizio il 28 dicembre
Il 28 dicembre 1981 Maria Vittoria viene arrestata nell’ambito delle indagini sul sequestro del generale americano James Lee Dozier rivendicato dalle Brigate Rosse. Il generale è un pezzo grosso. Comanda le Forze Nato nel Sud Europa.
Il suo rapimento uno schiaffo in piena faccia allo Stato Italiano, agli Usa e alla NATO.
E’ la prima volta che un generale americano viene rapito. Neanche in Vietnam è mai successo. Da Washington arrivano pressioni molto forti e in tutta Italia partono retate e perquisizioni negli ambienti politici dell’estrema sinistra.
Maria Vittoria Pichi originaria di Senigallia, in quel periodo vive a Padova viene arrestata assieme a Paolo, il suo compagno di allora.
Passerà cento giorni in cella e poi verrà liberata e prosciolta da ogni accusa nei successivi processi.
Nel Giugno del 2009, dopo ventisette anni di silenzio, Maria Vittoria, Mavi per gli amici, decide di guardarsi dentro per trascrivere la sua storia. I primi a leggerlo sono stati una cerchia ristretta di parenti e amici che, per reciproca ritrosia, non avevano mai affrontato l’argomento compiutamente.
Maria Vittoria Pichi
Vivo a Senigallia, lavoro come farmacista e sono titolare di una farmacia nel centro storico del paese, avviata da mio nonno nel 1919. Trenta anni fa, improvvisamente prelevata e incarcerata per 100 giorni, poi un'attesa di sette anni per vedere chiarire la mia posizione e riavere il passaporto, senza alcun risarcimento.
Il mio libro è il tentativo di potermi liberare definitivamente del peso di una esperienza vissuta. Ma esprime anche il desiderio che il raccontare come sono andate realmente le cose possa riscattare me, il mio compagno di allora, le altre persone coinvolte e tutti quelli come noi finiti nelle cronache e nelle galere italiane senza giustificato motivo.
Spero che " Come una lama " possa suscitare interesse in chi lo legge ed emozionare, e che queste emozioni possano stimolare dubbi e riflessioni perchè la mia storia, dopotutto, è una storia come tante.
